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FONDO FRATELLI SISSA | Fondo Fratelli Sissa

FONDO FRATELLI SISSA (1557 - 1989)

Fondo

442 unità archivistiche collegate (totale del complesso)

Metri lineari: 20.0

Il Fondo fratelli Sissa si articola in 2 sezioni:
A_Archivistica dedicata agli scritti, raccolte di articoli, opuscoli, pubblicazioni periodiche e libri prodotti e conservati da Giuseppe Sissa che testimoniano non solo le sue attività di fisico, pubblicista, scrittore e storico locale ma anche quelle dei fratelli Ugo e Giulio che egli ha conservato negli anni (ai quali sono dedicate due serie specifiche).
B_Riviste è la donazione delle riviste di arte, architettura, design, numismatica di Ugo Sissa.

Storia archivistica:

Il Fondo fratelli Sissa prende forma a partire dal 2011 quando la famiglia Sissa Mancinelli, erede del patrimonio del primogenito Giuseppe, decide di depositare i materiali presso il Centro culturale Livia Bottardi Milani di Pegognaga per permettere al progetto Dominus del Consorzio Oltrepò mantovano e all'allora responsabile scientifica Benedetta Alfieri, di provvedere alla loro inventariazione e valorizzazione nell'ottica di una successiva donazione al Comune di Pegognaga.
I materiali archivistici di Giuseppe Sissa provengono dalle case di Mantova, Gardone Riviera e principalmente dalla residenza di famiglia: la Corte Bassana di Pegognaga.
Nel corso del 2011 mentre alla Corte Bassana Clelia Sissa e la dott.ssa Alfieri avviano le prime analisi ed elaborano una lista dettagliata dei materiali archivistici, bibliografici e fotografici di Giuseppe, nelle stanze del Centro culturale riservate a Dominus confluiscono anche le riviste di architettura, arte, design e numismatica, donate nel 1986 alla Biblioteca comunale di Pegognaga da Teodora Olga Sammartini, moglie di Ugo, e sino ad allora conservate in un deposito comunale.
Nel dicembre 2011 i documenti e i libri selezionati per il deposito sono collocati in 12 scatoloni, ciascuno dei quali accoglie il materiale di un armadio, scaffale o scrivania.
Durante queste operazioni si è cercato, per quanto possibile, di non alterare la struttura originaria. Gli unici interventi sulle carte sono stati effettuati da Giuseppe negli anni Ottanta e, dopo la sua morte, dalla moglie Anna Maria Petazzi. Quale sia stato l'intervento di Giuseppe è noto da una sua testimonianza scritta affiorata durante il riordino "ho destinato al fuoco un plico di manoscritti su carta protocollo di lavori in gran parte pubblicati: di questi e dei non pubblicati sono conservati i dattiloscritti. Sono intento da circa 7-8 giorni a riordinare il contenuto delle cartelline, che ho alleggerito per facilitare un'eventuale riesumazione da parte di un familiare", mentre la notizia del rimaneggiamento delle carte effettuato da Anna Maria in età avanzata, ci è data dai familiari senza ulteriori dettagli.
Ad aggravare la preservazione dell'ordine originario delle carte e ritardare l'avvio dei lavori di ricognizione archivistica è il sisma del maggio 2012, che ha reso prioritaria la messa in sicurezza dei materiali archivistici e della struttura del Centro culturale.
L'intervento sulle carte, avviato a partire da ottobre 2012 con la schedatura analitica per singolo documento, si è concluso con il riordino e la predisposizione dell'inventario con il software Archimista.

Lingua della documentazione:

  • Italiano
  • Ger
  • Lat

Condizione di accesso: accessibile previa autorizzazione

Stato di conservazione: buono

Soggetti produttori

Compilatori

  • Inserimento dati: Silvia Spadoni (Archivista)
  • Revisione: Benedetta Alfieri (Direttore scientifico )
  • Inserimento dati: Vera Osgnach (Catalogatore di fotografia)